L'Atari 2600, pubblicizzata nei primi anni di commercializzazione come Atari VCS (Video Computer System), è stata una console per videogiochi prodotta da Atari e venduta a partire dall'11 settembre 1977.
È stata tra le prime console a utilizzare le cartucce come metodo di distribuzione dei giochi ed è anche ricordata come la prima console di successo: ne sono stati infatti venduti circa 30 milioni di esemplari. È anche una delle più longeve macchine da gioco mai prodotte, dato che fuori dagli Stati Uniti D'America è stata infatti venduta, nelle sue versioni derivate, fino al 1991.
Nolan Bushell, dopo i successi degli arcade prodotti dalla sua Atari, aveva ben presto focalizzato la sua attenzione sulle console da gioco domestiche che stavano comparendo in quel periodo: uno dei primi tentativi fatti in quel senso, la Magnavox Odyssey del 1972, non stava andando male nonostante avesse limitate capacità hardware e pochi giochi disponibili. Bushnell voleva un sistema domestico capace di far giocare tutta la famiglia all'interno della propria abitazione. Mosso da questa idea realizzò la versione domestica di uno dei giochi arcade più popolari di Atari, Pomg. Questo gioco fu un successo: presentato nel 1975, in pochi mesi fu venduto in 150.000 esemplari.
Mosso dalla buona riuscita della versione domestica di Pong, Bushnell decise di realizzare una console capace di riprodurre non solo gli arcade fino ad allora commercializzati da Atari ma anche nuovi giochi: l'idea era quella di progettare un sistema con caratteristiche avanzate, che non fosse limitato alla visualizzazione di immagini stilizzate in bianco e nero, com'era stato nel caso delle "racchette" (un paio di rettangoli verticali) e della "pallina" (un quadrato) di Pong.