Il primo annuncio di lancio fu pubblicato sul numero 145 della rivista Nintendo Power,[10]mentre nel numero 150, fu dedicato un articolo ad una delle killer application più acclamate e vendute di GameCube: Luigi's Mansion.[11]
Nel 2007 Nintendo annunciò la cessazione del supporto ufficiale alla console, che risultava ancora in produzione, anche se le modeste vendite di Natale e il successo del Wii (la console che ne prese il posto) avrebbero portato alla cessazione della produzione nel 2009.[5]Il GameCube fu atteso a lungo da tutti coloro che erano rimasti delusi dalla decisione di Nintendo di fornire il Nintendo 64 di un sistema a cartucce per la distribuzione dei giochi anziché dei compact disc. Infatti l'utilizzo di un supporto a cartucce, anziché su supporto ottico, pur scongiurando la piaga della pirateria, presenta l'effetto collaterale di far lievitare il prezzo dei giochi, oltre ad avere una capacità di immagazzinamento dati ridotta rispetto ai CD-Rom.
Dalla forma a cubo, da cui appunto il nome, la scocca esterna del GameCube è disponibile in diversi colori (arancione, verde, platino, ecc.), ma i principali colori restano l'indaco e il nero. In Giappone, in edizione limitata e spesso accompagnato dalla pubblicazione di un nuovo gioco, fu messo in commercio a strisce nere su sfondo bianco, rosso, blu acqua o bianco cristallo. Il Nintendo GameCube utilizza dischi ottici dal diametro di circa 8 centimetri con capacità di circa 1.5 gigabyte e mini Dual layer da circa 3 GB di formato proprietario prodotti dalla Panasonic. Il Nintendo GameCube non supporta alcun altro formato, né CD né DVD, ma un prodotto ibrido tra il Nintendo GameCube e un lettore DVD è stato lanciato sempre dalla Panasonic esclusivamente in Giappone, con il nome "DVD/GAME Player Q". Il GameCube era comunque una macchina all'avanguardia per l'epoca; nonostante i limiti sopra citati, era superiore per potenza grafica e di calcolo a console del calibro di Playstation 2.
Punto forte della console Nintendo è la connettività possibile con gli altri sistemi portatili prodotti dalla casa di Kyōto, il Game Boy Advance e versioni successive (SP e Micro). Tale connessione tra sistemi permette il trasferimento dei dati di gioco. Esempi di questa funzionalità includono l'uso del Game Boy Advance come controller alternativo per determinati giochi (come Final Fantasy Crystal Chronicles e The Legend of Zelda: Four Swords Adventures). Informazioni relative al gioco possono essere visualizzate sullo schermo a colori del GBA (in modo molto simile a quanto avviene con le Visual Memory Unitdel Dreamcast) per comodità/convenienza e per evitare che si disturbi il giocatore occupando la parte dello schermo del televisore. Questa funzionalità è utilizzata anche per sbloccare "segreti" come nuovi livelli, personaggi o minigiochi se in un gioco sia la versione per GameCube che quella per Game Boy Advance sono connesse insieme (caratteristica presente ad esempio in esclusiva per la versione GameCube di Rayman 3: Hoodlum Havoc). Fino a quattro Game Boy Advance possono essere collegati al GameCube attraverso le quattro porte per i controller, tramite un cavo (link) venduto separatamente per ogni sistema portatile che si voglia collegare al GC. Nintendo incoraggia l'utilizzo di queste funzioni, inserite da diverse case produttrici nei giochi da esse prodotti.
Il controller del GameCube si distingue visivamente in maniera netta rispetto ai controller della PlayStation 2 e della Xbox. Esso dispone di:
Il controller del GameCube presenta il trio composto dalle leve analogiche e dalla croce direzionale digitale disposto in maniera analoga a quello del controller dell'Xbox, e cioè con la leva analogica in primo piano e la croce direzionale e la seconda leva analogica nella parte inferiore del controller, rispettivamente nella parte sinistra e destra, distaccandosi dai Dualshock delle console Sony. Una notevole peculiarità di questo controller consiste nella disposizione dei quattro tasti frontali. Generalmente essi, infatti, sono delle medesime dimensioni e disposti con una forma a "+", ma nel controller del Gamecube, oltre ad avere dimensioni diverse (solo X e Y hanno la stessa dimensione), hanno una disposizione molto particolare, che li vede posizionati pensando alla posizione neutra del pollice della mano destra, col tasto A (con forma circolare ed è quello dalle dimensioni maggiori) in primo piano e sotto al pollice, e i tasti X, Y e B rispettivamente a destra, sopra e a sinistra del pollice (il tasto B è tondo, i tasti X e Y a forma di mezzaluna con punte arrotondate, con la parte concava rivolta verso il pollice del giocatore).